sabato 21 giugno 2008

a te...

Non so se capiterai su questa pagina...ma raccogliere queste parole per te mi ha portato più di un fremito al cuore...

Siamo noi

Siamo una stella che brucia forte.
Siamo di un fiore petali e profumo.
E del ciliegio siamo i frutti,
i più rossi.
Siamo la rondine,
il suo nido e il cielo.
Siamo il vento,
che la sospinge in alto.
Siamo la carezza di una goccia di rugiada
e il suo filo d’erba verde.
Siamo il bagliore del mare
alle prime luci dell’alba,
e l’arancio caldo del tramonto.
Siamo della neve il candore
e di un deserto la pioggia.
E dopo la pioggia, siamo l’Arcobaleno.

Onda

Il mio respiro,
onda,
su di te s’infrange
che come scoglio
la risacca rompi
e fai esplodere i giorni
in un fragore di creste bianche,
e di ogni goccia che in me
si rituffa un ricordo felice.

Di te cerco

Di te l’alba cerco
Luce piena
A illuminarmi il cammino.
Di te la notte
Per giacere nudi
Dalle apparenze.
Di te la luna
Un mondo altro
Per vivere un sogno.

mercoledì 30 aprile 2008

chiudere i cerchi

Sei laureata, magari hai anche un lavoro, ti barcameni tra le sorprese della vita, quando un giorno ricevi una telefonata: ti propongono di partecipare ad un master. Assisti alla presentazione, senti qualcosa nell'aria e, quando scopri che le lezioni iniziano proprio il giorno del tuo compleanno, lo prendi come un segno dell'universo e ti iscrivi.
Poi, un paio di mesi dopo, ti ritrovi in macchina alle quattro di notte con chi, poche settimane prima, era stata per te solo una voce telefonica che proponeva un master. Mentre ora è lì, seduta di fianco a te, come una vera amica, a dare risposta a quelle domande sui segreti della vita che non avevi mai osato fare. E dentro di te un cerchio si chiude.

giovedì 17 aprile 2008

martedì 15 aprile 2008

Orizzonti


..e invece di guardarsi alle spalle con timore, usare uno specchio per ampliare i propri orizzonti..

sabato 12 aprile 2008

COERENZA 2.0

Qualcuno le aveva detto che quella serata sarebbe stata magnifica, luci, energia, vibrazioni, tutto così nuovo, ne era elettrizzata. E invece nulla, la mattina dopo giaceva a letto senza ricordi. Il cielo appena grigio, indeciso se lasciarsi illuminare o meno dal tiepido sole di aprile, mentre uno strano vento appena levatosi faceva tremare le imposte, solo socchiuse.
Per l’ennesima volta era rimasta a casa sola. Ormai non si contavano più le occasioni in cui le sue aspettative erano andate deluse. Appuntamenti disdetti all’ultimo, attese inutili. Si chiese se tutto ciò avesse un senso e si accorse che questa fatica riguardava solo una parte della sua anima, quella che per anni, per decenni, le avevano insegnato a soffocare, in nome della coerenza. Coerenza…a queste parole si accese un link e una nuova finestra, apertasi nell’interfaccia del suo cervello, quotò il discorso ascoltato non molti giorni prima durante una lezione sulla web philosophy. “La creazione di un’identità su web richiede coerenza, dai post, all’avatar, ai commenti: tutto deve contribuire a delineare un’entità non contraddittoria”. Era quello che lei aveva cercato di fare nella vita reale, eppure un giorno questa entità era esplosa e quest’esplosione, invece di distruggere, aveva generato un universo che di giorno in giorno andava ad assumere nuove dimensioni, e quanto più le proprie componenti sembravano distanziarsi l’una dall’altra, tanto più esso si arricchiva, nascevano mondi nuovi, nuove galassie, in alcune delle quali le sensazioni orbitavano vertiginosamente.
Era davvero tutto così sbagliato? Si rispose che, per quanto le era stato dato di esperire, era semplicemente tutto più complicato. Gestire diversi se stessi dava un gran daffare; l’impegno più ingente era suddividere le persone circostanti in base ai propri lati. La maggior parte di esse, infatti, non sembrava minimamente intenzionata a lasciarsi esplodere e quindi conservava più o meno intatta quella che pareva essere la tanto agognata immagine non contraddittoria di sé.
Ecco perché lei finiva con il ritrovarsi spesso sola: le persone che conosceva da più tempo, infatti, sembravano non voler proprio accettare l’idea di questo suo essere espanso, le giravano lontano come da un buco nero, per il timore di non riemergere più dalla soglia degli eventi. E pensare che sarebbe stato così eccitante far collassare le proprie anime ed assistere poi ad una nuova esplosione, alla creazione di un nuovo universo, con nuove leggi fisiche e miriadi di costellazioni ancora da disegnare.
D’un tratto s’accorse che il primo a non essere stato coerente era stato Dio, quel dio cristiano che tanti esseri monolitici adoravano. Era stato lui il primo ad essere padre iracondo, severo e punitivo e a farsi insieme figlio caritatevole e remissivo, disposto a qualsiasi sacrificio, perfino alla crocifissione di se stesso. E sopra ad essi aleggiava uno spirito in grado di ironizzare su entrambi, che aveva tradito il padre divino decidendo di fecondare un ventre umano. Allora essere contraddittori era forse blasfemo? O forse qualcuno ha semplicemente avuto paura che scoprissimo in noi la forza di una divinità, che ci rivelassimo ninfe, eroi, titani, muse, svelando la possibilità di un mondo nuovo, del quale saremmo noi i legislatori, un mondo senza pregiudizi e false morali, in cui la violenza per secoli asservita al potere di pochi troverebbe sfogo in pratiche ad oggi considerate scandalose, ma di fatto innocue.
Ringraziò suo padre per averla cresciuta libera di non credere in alcun dio e decise che l’unica dea in cui avrebbe creduto di lì in avanti sarebbe stata se stessa. Negarsi non aveva più senso. Decise che avrebbe mostrato ai monoliti, inchiodati a terra per anelare al cielo, cosa voleva dire dispiegare le proprie profondità, lasciarsi trascendere, cavalcare quell’energia e di tanto in tanto lasciarle avere il sopravvento su di noi. Sarebbe stata luce immateriale e corpo sanguigno, duro padrone e schiavo devoto, giudice, criminale, figlia, sposa e madre. Nonostante ciò, sempre se stessa. E capì che forse il nuovo mondo in cui ciò era possibile si chiamava rete.

mercoledì 9 aprile 2008

God save Radio Rock FM!

Radio Rock FM chiude: la notizia non è nuova ma la rete vuole dire la sua. I tempi sono ancora da definire, ma sicuramente non trasmettera’ oltre il 30/06. ‘La proprietà, di cui fa parte la Mondadori tramite Monradio, non è riuscita a trovare una soluzione per trasformare l’emittente locale in nazionale, visti i costi altissimi delle frequenze’ ha dichiarato il direttore Marco Garavelli.

‘In_medias_res’, un blog autogestito da sei studenti del Master CommunicActive ha deciso di diventare un vero e proprio hub per ridare fiato alla raccolta di firme in favore dell'emittente milanese che, dopo 19 anni di diffusione, chiude i battenti. A questo proposito sono già attivi da tempo, on line, una petizione e un forum.

Questa campagna non è solo in difesa di un’emittente che ha sempre prodotto cultura e lanciato grandi personaggi delle radio FM italiane, ma anche di un modo di 'fare radio': su Rock Fm ogni brano viene trasmesso senza tagli mentre nelle scelte musicali non imperversa una mera logica di interessi da etichette discografiche.

Petizione: http://www.petitiononline.com/svrockfm/petition.html
Forum: http://oknotizie.alice.it/go.php?us=71a00021a9b34cd7
Blog della campagna ‘Save the Rock’: www.communicactive.com/blog
Logo by AlterAgo (http://alt3rago.blogspot.com/).

domenica 6 aprile 2008

STRIPTEASE

Sfogli pagine di me,
della mia storia,
pagine che hanno asciugato lacrime
e riflesso sorrisi.
E mi spogli:
ogni frase un coriandolo
di pelle candida
come una pagina vergine.
Ogni sguardo
un nuovo desiderio
di disegnarmi a te.
E per ogni foglio voltato una carezza.
23/01/05

venerdì 4 aprile 2008

anima rock


Alle persone che scrivono tanto (come me), capita a volte di ritrovarsi tra le mani parole uscite dalla penna parecchi anni prima, che rilette a distanza di tempo si illuminano di significati nuovi e si fanno chiare, come una mappa del tesoro quando finalmente il tesoro lo si è raggiunto...ecco un estratto da una lettera datata febbraio 2005:

...i Gun's sono terreno sacro per me: sono la prima musica che ho sentito mia...sono la musica che ha accompagnato i miei sogni. Mentre gli altri pezzi e gruppi passano perchè passano le persone con cui li hai vissuti, i Gun's rimangono perchè sono la colonna sonora della mia solitudine, perchè non sono mai riuscita a condividerli con nessuno...e ritornano perchè nella vita capita spesso di ritrovarsi soli.
...e così quando qualcuno mi fa del male, loro sono lì a ricordarmi che altre volte sono stata sola eppure ce l'ho fatta lo stesso...e mi aiutano a credere che anche questo momento passerà e che prima o poi troverò un ragazzo affezionato ad "Appetite for destruction" quanto me, e da allora non sarò più sola.
...vedi, il rock è la musica di chi deve fare il duro per forza, anche se in fondo non lo è...mi aiuta a sopravvivere, quando più che cantare vorrei gridare...
E' in questi momenti che la mia anima rock torna fuori, per ricordarmi di affilare gli artigli..e sfoderare i canini.
Spero solo di posarli sul collo giusto la prossima volta.

La cosa incredibile è che pochi mesi dopo aver scritto queste parole ho incontrato un collo che ha cantato con me Sweet Child O' Mine, in una calda notte a Napoli, collo sul quale poso labbra (e canini) ancora oggi..

mercoledì 2 aprile 2008

primavera


Trovo sia incredibile quanto un ramo in fiore sia in grado di rendere poetico qualsiasi paesaggio...

martedì 1 aprile 2008

mi casa es tu casa

Buongiorno! Sono nata su web pochi giorni fa e in questi pochi giorni ho sentito il bisogno di costruirmi una casa virtuale, da qui l'idea di creare un blog che fosse mio. Poi si sa, in rete aggettivi e pronomi possessivi perdono un po' di senso, lasciando invece spazio alla condivisione.
Ed ecco allora che questa (mia) casa, per ora più una tenda canadese ma speranzosa di crescere, può diventare anche tua, caro lettore. Basta un commento!